lunedì 28 settembre 2015

CACCIA GROSSA

All'esterno del quasi infinito e irregolare perimetro della raffineria “Chandra oil & gas”, conglomerata mondiale dei combustibili, le strade che lo affiancano sono punteggiate dalle luci alogene arancioni dei lampioni. Una macchia bianca, fosforescente, ricorda la presenza della reception, illuminata a giorno dalle lampade a alta intensità.
Al suo interno il monotono rito aziendale del passaggio delle consegne tra turni consecutivi.
-Nulla da segnalare- pronuncia con voce misurata Kamila-tutto regolare-; i due dipendenti destinati a iniziare il servizio notturno annuiscono meccanicamente.
Tutti i presenti indossano impeccabilmente le uniformi grigie dei servizi di sicurezza della conglomerata; il loro aspetto fisico, plasmato da palestra e trattamenti dermocosmetici, rasenta la perfezione.
Kamila, e il suo collega Louisio, sono la coppia che ha quasi terminato il periodo di lavoro.
Il loro legame non è solo professionale, ma anche sentimentale. Tra poco raggiungeranno la torre residenziale aziendale, posizionata ai piani alti della città, dove gli è stato assegnato un alloggio.
Devono attendere ancora 22 mesi, poi concepiranno una vita; così è scritto nel loro piano di sviluppo interpersonale elaborato dalla Sezione Risorse Umane.
I subentranti osservano una bicicletta, unta e impolverata, appoggiata, come un insulto, ai vetri a specchio lindi e brillanti.
-Il cacciatore è già in circolazione?- chiede il più anziano dei due.
-Sì, è arrivato in anticipo- conferma Louisio-quel bastardo ha pedalato più velocemente del solito evidentemente-
-Già, è quasi più animale di quelli che deve debellare- aggiunge Kamila-un autentico lurido periferico-
Scoppiano tutti in una fragorosa risata.
-Tenetelo presente; è posizionato al termine del canale. Non andate in quell'area- raccomanda Louisio-quello deve essere abbastanza svitato, forse è imprevedibile-
Saluti di rito. La coppia da prima pagina del sito aziendale raggiunge il nido d'amore.
I due colleghi prendono posto dietro alla grande scrivania in stile minimalista e prezioso legno che nasconde il sistema di osservazione remota; un altro comodo periodo di lavoro ha inizio.
Il canale. Raccoglie scarichi liquidi da tutti i reparti di processo dell'impianto; contiene una miscela chimica tossica e variabile periodicamente diluita dall'acqua piovana. Dal punto di vista della direzione dello stabilimento termina contro la rete polimerica a alta resistenza che delimita il perimetro.
Per il resto del mondo prosegue; attraversa e fiancheggia le strade delle periferie bagnate da tanti altri corsi d'acqua del genere. Regalano miasmi e vapori a tutti gli abitanti e poi si perdono nei campi della campagna anemica e sbiadita resa inutile dalle coltivazioni idroponiche in serra.
Il cacciatore è appostato nelle vicinanze; la sagoma del corpo alto e robusto è avvolta dalla penombra prodotta da grovigli di tubi, valvole e serbatoi.
Attende le prede comodamente seduto sul bordo di un basso muro di contenimento sbrecciato. Taide osserva attentamente il canale.
Indossa una vecchia uniforme da combattimento, ormai resa quasi bianca da infiniti lavaggi a secco; un ricordo come il dolore alla gamba.
Intelligenza vivace e spirito di avventura. Alla fine del ciclo scolastico integrale obbligatorio una compagnia contractor lo avvicina; proposta interessante il mestiere delle armi. Avventure e soldi; allettante possibilità alternativa rispetto al lavoro in una struttura industriale.
Frequenta assiduamente le macellerie dei campi di battaglia della guerra per i giacimenti di metano. Il tempo passa impietoso; scopre di non essere un veterano ma un sopravvissuto.
Durante la undicesima “campagna del gas” nei sobborghi infiniti di una dimenticata città della Nigeria inciampa in una piccola sfera bianca e opaca.
Una mina antiuomo a proiezione di plasma dissolve completamente una gamba. Resta una serie di ossa carbonizzate. Taide improvvisamente è inutile; licenziato, torna in Egitto affidato alle cure della Sicurezza Sociale.
L' Ufficio Infortuni provvede alla permanenza in ospedale e alla ricostruzione della gamba con tessuti sintetici a accrescimento progressivo. La contribuzione versata dalla compagnia equivale al minimo legale; i materiali tecnomedici a basso costo gli hanno lasciato un arto dolorante accompagnato da un misero sussidio statale che in qualche modo deve integrare.
Zoppicante trascina una gamba ricoperta da pelle simile a plastica liscia. Lavora come guardia del corpo per politici di basso livello; qualche volta protegge a pagamento anche capi criminali di diverse bande di strada, alleate o avversarie in base a come soffia il vento del contrabbando di farmaci e della distribuzione di stupefacenti illegali.
Apre una custodia in plastica riciclata antiurto nera. Il cacciatore estrae la sua arma; fucile Wang-bei corredato di ottica a infrarossi uscita dalla produzione parallela Colombiana.
Incredibilmente migliore dell'originale svizzero, e molto meno costoso.
Una serie di eventi, apparentemente senza legami, ha prodotto il motivo per il quale la raffineria è diventata territorio di caccia.
Per molto tempo Il Cairo, la grande città, è cresciuta allargandosi all'infinito. Poi l'espansione è diventata verticale, vertiginosa.
Edifici sempre più alti serviti da ascensori rapidi contenuti in scintillanti torri metalliche che puntano il cielo; collegate dalla monorotaia sospesa che entra in ogni fabbricato dove si trovano anche le stazioni. Cataste infinite di piani che contengono persone, case, servizi.
Lo slancio verso l'alto ha come base la elegante area centrale della megalopoli; i quartieri periferici sono sempre esposti ai raggi ultravioletti e alle piogge più o meno colorate dall'acido solforico che sbianca e screpola l'asfalto delle strade.
Per i residenti del mondo verticale la metropolitana sotterranea è diventata inutile. I membri della assemblea municipale simulano da anni l'incapacità di eleggere un sindaco; tutti i loro nomi sono iscritti nei libri delle donazioni delle conglomerate.
In attesa del sindaco che non sarà mai eletto il governo centrale ha nominato un commissario alla città; ex dirigente della corporazione delle conglomerate.
Una persona che controlla il bilancio. Per risparmiare ha abolito la metropolitana sottoutilizzata nella parte centrale della città dimenticando che nei sobborghi era l'unico sistema di trasporto efficace.
Gallerie vuote, stazioni deserte. Silenziosamente la gente ombra, nati e mai registrati nelle basi di dati anagrafiche, cittadini inesistenti frequentemente residenti nelle fogne hanno invaso e colonizzato le strutture della ferrovia sotterranea.
Nel sottosuolo sono state scavate gallerie e i collettori fognari raccordati con le cavità della metropolitana; generatori a celle combustibili forniscono energia, pozzi non autorizzati procurano acqua che nessuno ha mai avuto il coraggio di campionare e analizzare.
Ogni tanto qualche cantiere fantasma finisce malamente e il suo posto è preso da laghi putridi e limacciosi che arricchiscono il panorama del mondo senza sole.
Laboratori clandestini producono oggetti, dispositivi, sostanze chimiche; contemporaneamente traffici di ogni genere prosperano indisturbati.
In questo stimolante ambiente il clan dei cambogiani gestisce la prostituzione. Agli anziani balena un idea adatta a incrementare le entrate.
Nella caverna artificiale e parzialmente allagata, opportunamente riscaldata, che ha preso il posto di una stazione di scambio tra 2 linee allestiscono un allevamento di prolifici coccodrilli, prelevando dal Nilo i primi soggetti, seguita da una catena industriale di macellazione e confezionamento.
Vera carne al sapore di idrocarburi in quantità enormi distribuita a prezzi bassissimi; un successo.
L'iniziativa imprenditoriale non è gradita alla mafia norvegese. Gestiscono la fabbricazione e il commercio dello insipido e gommoso cibo sintetico; i tranci di coccodrillo hanno intaccato profondamente il rendimento della loro attività.
Decidono di dialogare energicamente con la concorrenza. Due cariche di esplosivo da demolizione sbriciolano l'allevamento, i cambogiani e parte degli animali.
Un discreto numero di esemplari guadagna la libertà scivolando tra macerie e parti umane di ogni genere insediandosi in canali e condotti fognari.
In municipio tutti conoscono l'accaduto, ma preferiscono negarlo. I rettili divorano abitualmente le persone che appartengono alla gente ombra; non è possibile occuparsi della sorte degli spettri.
La nuova sottospecie dei coccodrilli urbani si adatta all'ambiente circostante. L'evoluzione raggiunge una fase che li spinge a navigare tra i canali a cielo aperto e qualche loro rappresentante esplora il canale di scarico della “Chandra oil & gas”; lo trovano tiepido e interessante, diventano una trascurata costante presenza.
Fino a quando decidono di assaggiare un cittadino ufficiale. L'ignaro addetto alla manutenzione, mentre revisiona una pompa di rilancio, è divorato; rimangono la cassetta degli attrezzi, un braccio e il cranio. La scena è decorata da geroglifici di sangue di svariate dimensioni dispersi in tutte le direzioni.
Il consiglio di amministrazione considera l'evento molto disdicevole. Per una azienda che ha conseguito certificati di qualità e sicurezza riconosciuti globalmente inserire nel documento di valutazione dei rischi la possibilità che i lavoratori possano essere mangiati è un pessimo biglietto da visita.
Il presidente della conglomerata ha avuto un travaso di bile. La pompa non riparata ha prodotto una ingente perdita di idrogeno raffinato; una pugnalata al bilancio.
Se vuole evitare la rimozione il direttore dell'impianto deve trovare rapidamente una soluzione. Chiede la collaborazione a un consulente per la sicurezza; persona affidabile, espulso dalla polizia dopo una inchiesta per corruzione, ha dimostrato le proprie capacità allestendo reti di sorveglianza per controllare le attività personali extra lavorative dei dipendenti.
Pubblica qualche richiesta tra i post di un sito dedicato alla ricerca di addetti alla protezione personale; Taide risponde, è la persona adatta.
Per 3 notti alla settimana deve eliminare i coccodrilli; caccia grossa.
Un ingaggio semplice, soldi facili garantiti.
Il cacciatore appoggia il calcio in alluminio del fucile contro una spalla e incolla un occhio al mirino a infrarossi; muove il busto tracciando lenti archi nell'aria della notte in direzione del canale.
Interrompe il movimento. Osserva. Dalla superficie dell'acqua affiora silenzioso il muso di una preda; lo ha inquadrato, un tiro perfetto.
Taide ruota il corpo impercettibilmente di qualche decimo di grado; preme delicatamente il morbido grilletto e la scia arancione di un proiettile razzo da 15 mm per qualche istante colora la penombra.
Impatto con la superficie liquida, spruzzi che si sollevano e bersaglio mancato. Immersione, il coccodrillo si allontana velocemente. La scena ha altre due repliche identiche prima del sorgere del sole; come in una fotocopia alla fine i rettili prendono sempre il largo.
Sbadiglia profondamente. L'alba è vicina; il tiratore impreciso fruga in uno zaino verde e logoro. Estrae un vecchio barattolo di vernice rossa e un paio di vecchi portafogli vuoti così consumati da sembrare masticati. Tutti oggetti acquistati per pochi spiccioli da un rigattiere ambulante.
Con calma infila i portafogli in una tasca della giacca sbiancata dove trovano posto con fatica. La parte dell'indumento è gonfia e svela la sagoma del contenuto; apre la vernice e deliberatamente sporca i vestiti in diversi punti. Una pausa e poi tinge anche le mani.
Macchiato di rosso ripone l'arma nella custodia e chiude lo zaino. Lentamente riprende la posizione eretta, stiracchia i muscoli camminando adagio raggiunge la reception; è ora di uscire, per questa notte la caccia è terminata.
Attraversa il pavimento bianco e illuminato sfregiandolo con lo saliva di uno sputo lanciato dopo un colpo di tosse; silenzioso non saluta.
Esce, carica le attrezzature sulle spalle e pedalando lascia la raffineria.
Avvolti nelle poltrone ergonomiche in kevlar i due addetti alla sicurezza in servizio osservano scandalizzati la macchia lasciata sul pavimento.
-Quello che dicono è vero; è proprio una lurida bestia-commenta uno di loro, un giovanotto da poco in servizio.
-Si, è incredibile-replica il collega anziano-hai notato? Aveva in tasca 2 portafogli, lui è sporco di macchie sanguinolente. Quello uccide i coccodrilli, poi li sventra con il coltello alla ricerca di oggetti personali di gente divorata da quelle bestiacce-.
-Folle, ecco che cosa è. Ma è utile, solo un pazzo andrebbe a cercare i coccodrilli- conclude la giovane guardia con una espressione disgustata dipinta in volto.
Taide prosegue il viaggio verso casa, nelle periferie. Incontra l'aria torrida e carica di umidità e pensa alle sue vicende personali.
Ritiene di avere individuato un riferimento nell'esistenza; un vero professionista si mantiene sempre il lavoro. Per questo applica in pratica il concetto con grande zelo in tutte le notti di caccia.

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