All'esterno
del quasi infinito e irregolare perimetro della raffineria “Chandra
oil & gas”, conglomerata mondiale dei combustibili, le strade
che lo affiancano sono punteggiate dalle luci alogene arancioni dei
lampioni. Una macchia bianca, fosforescente, ricorda la presenza
della reception, illuminata a giorno dalle lampade a alta intensità.
Al
suo interno il monotono rito aziendale del passaggio delle consegne
tra turni consecutivi.
-Nulla
da segnalare- pronuncia con voce misurata Kamila-tutto regolare-; i
due dipendenti destinati a iniziare il servizio notturno annuiscono
meccanicamente.
Tutti
i presenti indossano impeccabilmente le uniformi grigie dei servizi
di sicurezza della conglomerata; il loro aspetto fisico, plasmato da
palestra e trattamenti dermocosmetici, rasenta la perfezione.
Kamila,
e il suo collega Louisio, sono la coppia che ha quasi terminato il
periodo di lavoro.
Il
loro legame non è solo professionale, ma anche sentimentale. Tra
poco raggiungeranno la torre residenziale aziendale, posizionata ai
piani alti della città, dove gli è stato assegnato un alloggio.
Devono
attendere ancora 22 mesi, poi concepiranno una vita; così è scritto
nel loro piano di sviluppo interpersonale elaborato dalla Sezione
Risorse Umane.
I
subentranti osservano una bicicletta, unta e impolverata, appoggiata,
come un insulto, ai vetri a specchio lindi e brillanti.
-Il
cacciatore è già in circolazione?- chiede il più anziano dei due.
-Sì,
è arrivato in anticipo- conferma Louisio-quel bastardo ha pedalato
più velocemente del solito evidentemente-
-Già,
è quasi più animale di quelli che deve debellare- aggiunge
Kamila-un autentico lurido periferico-
Scoppiano
tutti in una fragorosa risata.
-Tenetelo
presente; è posizionato al termine del canale. Non andate in
quell'area- raccomanda Louisio-quello deve essere abbastanza svitato,
forse è imprevedibile-
Saluti
di rito. La coppia da prima pagina del sito aziendale raggiunge il
nido d'amore.
I
due colleghi prendono posto dietro alla grande scrivania in stile
minimalista e prezioso legno che nasconde il sistema di osservazione
remota; un altro comodo periodo di lavoro ha inizio.
Il
canale. Raccoglie scarichi liquidi da tutti i reparti di processo
dell'impianto; contiene una miscela chimica tossica e variabile
periodicamente diluita dall'acqua piovana. Dal punto di vista della
direzione dello stabilimento termina contro la rete polimerica a alta
resistenza che delimita il perimetro.
Per
il resto del mondo prosegue; attraversa e fiancheggia le strade delle
periferie bagnate da tanti altri corsi d'acqua del genere. Regalano
miasmi e vapori a tutti gli abitanti e poi si perdono nei campi della
campagna anemica e sbiadita resa inutile dalle coltivazioni
idroponiche in serra.
Il
cacciatore è appostato nelle vicinanze; la sagoma del corpo alto e
robusto è avvolta dalla penombra prodotta da grovigli di tubi,
valvole e serbatoi.
Attende
le prede comodamente seduto sul bordo di un basso muro di
contenimento sbrecciato. Taide osserva attentamente il canale.
Indossa
una vecchia uniforme da combattimento, ormai resa quasi bianca da
infiniti lavaggi a secco; un ricordo come il dolore alla gamba.
Intelligenza
vivace e spirito di avventura. Alla fine del ciclo scolastico
integrale obbligatorio una compagnia contractor lo avvicina; proposta
interessante il mestiere delle armi. Avventure e soldi; allettante
possibilità alternativa rispetto al lavoro in una struttura
industriale.
Frequenta
assiduamente le macellerie dei campi di battaglia della guerra per i
giacimenti di metano. Il tempo passa impietoso; scopre di non essere
un veterano ma un sopravvissuto.
Durante
la undicesima “campagna del gas” nei sobborghi infiniti di una
dimenticata città della Nigeria inciampa in una piccola sfera
bianca e opaca.
Una
mina antiuomo a proiezione di plasma dissolve completamente una
gamba. Resta una serie di ossa carbonizzate. Taide improvvisamente è
inutile; licenziato, torna in Egitto affidato alle cure della
Sicurezza Sociale.
L'
Ufficio Infortuni provvede alla permanenza in ospedale e alla
ricostruzione della gamba con tessuti sintetici a accrescimento
progressivo. La contribuzione versata dalla compagnia equivale al
minimo legale; i materiali tecnomedici a basso costo gli hanno
lasciato un arto dolorante accompagnato da un misero sussidio statale
che in qualche modo deve integrare.
Zoppicante
trascina una gamba ricoperta da pelle simile a plastica liscia.
Lavora come guardia del corpo per politici di basso livello; qualche
volta protegge a pagamento anche capi criminali di diverse bande di
strada, alleate o avversarie in base a come soffia il vento del
contrabbando di farmaci e della distribuzione di stupefacenti
illegali.
Apre
una custodia in plastica riciclata antiurto nera. Il cacciatore
estrae la sua arma; fucile Wang-bei corredato di ottica a infrarossi
uscita dalla produzione parallela Colombiana.
Incredibilmente
migliore dell'originale svizzero, e molto meno costoso.
Una
serie di eventi, apparentemente senza legami, ha prodotto il motivo
per il quale la raffineria è diventata territorio di caccia.
Per
molto tempo Il Cairo, la grande città, è cresciuta allargandosi
all'infinito. Poi l'espansione è diventata verticale, vertiginosa.
Edifici
sempre più alti serviti da ascensori rapidi contenuti in
scintillanti torri metalliche che puntano il cielo; collegate dalla
monorotaia sospesa che entra in ogni fabbricato dove si trovano anche
le stazioni. Cataste infinite di piani che contengono persone, case,
servizi.
Lo
slancio verso l'alto ha come base la elegante area centrale della
megalopoli; i quartieri periferici sono sempre esposti ai raggi
ultravioletti e alle piogge più o meno colorate dall'acido solforico
che sbianca e screpola l'asfalto delle strade.
Per
i residenti del mondo verticale la metropolitana sotterranea è
diventata inutile. I membri della assemblea municipale simulano da
anni l'incapacità di eleggere un sindaco; tutti i loro nomi sono
iscritti nei libri delle donazioni delle conglomerate.
In
attesa del sindaco che non sarà mai eletto il governo centrale ha
nominato un commissario alla città; ex dirigente della corporazione
delle conglomerate.
Una
persona che controlla il bilancio. Per risparmiare ha abolito la
metropolitana sottoutilizzata nella parte centrale della città
dimenticando che nei sobborghi era l'unico sistema di trasporto
efficace.
Gallerie
vuote, stazioni deserte. Silenziosamente la gente ombra, nati e mai
registrati nelle basi di dati anagrafiche, cittadini inesistenti
frequentemente residenti nelle fogne hanno invaso e colonizzato le
strutture della ferrovia sotterranea.
Nel
sottosuolo sono state scavate gallerie e i collettori fognari
raccordati con le cavità della metropolitana; generatori a celle
combustibili forniscono energia, pozzi non autorizzati procurano
acqua che nessuno ha mai avuto il coraggio di campionare e
analizzare.
Ogni
tanto qualche cantiere fantasma finisce malamente e il suo posto è
preso da laghi putridi e limacciosi che arricchiscono il panorama del
mondo senza sole.
Laboratori
clandestini producono oggetti, dispositivi, sostanze chimiche;
contemporaneamente traffici di ogni genere prosperano indisturbati.
In
questo stimolante ambiente il clan dei cambogiani gestisce la
prostituzione. Agli anziani balena un idea adatta a incrementare le
entrate.
Nella
caverna artificiale e parzialmente allagata, opportunamente
riscaldata, che ha preso il posto di una stazione di scambio tra 2
linee allestiscono un allevamento di prolifici coccodrilli,
prelevando dal Nilo i primi soggetti, seguita da una catena
industriale di macellazione e confezionamento.
Vera
carne al sapore di idrocarburi in quantità enormi distribuita a
prezzi bassissimi; un successo.
L'iniziativa
imprenditoriale non è gradita alla mafia norvegese. Gestiscono la
fabbricazione e il commercio dello insipido e gommoso cibo sintetico;
i tranci di coccodrillo hanno intaccato profondamente il rendimento
della loro attività.
Decidono
di dialogare energicamente con la concorrenza. Due cariche di
esplosivo da demolizione sbriciolano l'allevamento, i cambogiani e
parte degli animali.
Un
discreto numero di esemplari guadagna la libertà scivolando tra
macerie e parti umane di ogni genere insediandosi in canali e
condotti fognari.
In
municipio tutti conoscono l'accaduto, ma preferiscono negarlo. I
rettili divorano abitualmente le persone che appartengono alla gente
ombra; non è possibile occuparsi della sorte degli spettri.
La
nuova sottospecie dei coccodrilli urbani si adatta all'ambiente
circostante. L'evoluzione raggiunge una fase che li spinge a navigare
tra i canali a cielo aperto e qualche loro rappresentante esplora il
canale di scarico della “Chandra oil & gas”; lo trovano
tiepido e interessante, diventano una trascurata costante presenza.
Fino
a quando decidono di assaggiare un cittadino ufficiale. L'ignaro
addetto alla manutenzione, mentre revisiona una pompa di rilancio, è
divorato; rimangono la cassetta degli attrezzi, un braccio e il
cranio. La scena è decorata da geroglifici di sangue di svariate
dimensioni dispersi in tutte le direzioni.
Il
consiglio di amministrazione considera l'evento molto disdicevole.
Per una azienda che ha conseguito certificati di qualità e sicurezza
riconosciuti globalmente inserire nel documento di valutazione dei
rischi la possibilità che i lavoratori possano essere mangiati è un
pessimo biglietto da visita.
Il
presidente della conglomerata ha avuto un travaso di bile. La pompa
non riparata ha prodotto una ingente perdita di idrogeno raffinato;
una pugnalata al bilancio.
Se
vuole evitare la rimozione il direttore dell'impianto deve trovare
rapidamente una soluzione. Chiede la collaborazione a un consulente
per la sicurezza; persona affidabile, espulso dalla polizia dopo una
inchiesta per corruzione, ha dimostrato le proprie capacità
allestendo reti di sorveglianza per controllare le attività
personali extra lavorative dei dipendenti.
Pubblica
qualche richiesta tra i post di un sito dedicato alla ricerca di
addetti alla protezione personale; Taide risponde, è la persona
adatta.
Per
3 notti alla settimana deve eliminare i coccodrilli; caccia grossa.
Un
ingaggio semplice, soldi facili garantiti.
Il
cacciatore appoggia il calcio in alluminio del fucile contro una
spalla e incolla un occhio al mirino a infrarossi; muove il busto
tracciando lenti archi nell'aria della notte in direzione del canale.
Interrompe
il movimento. Osserva. Dalla superficie dell'acqua affiora silenzioso
il muso di una preda; lo ha inquadrato, un tiro perfetto.
Taide
ruota il corpo impercettibilmente di qualche decimo di grado; preme
delicatamente il morbido grilletto e la scia arancione di un
proiettile razzo da 15 mm per qualche istante colora la penombra.
Impatto
con la superficie liquida, spruzzi che si sollevano e bersaglio
mancato. Immersione, il coccodrillo si allontana velocemente. La
scena ha altre due repliche identiche prima del sorgere del sole;
come in una fotocopia alla fine i rettili prendono sempre il largo.
Sbadiglia
profondamente. L'alba è vicina; il tiratore impreciso fruga in uno
zaino verde e logoro. Estrae un vecchio barattolo di vernice rossa e
un paio di vecchi portafogli vuoti così consumati da sembrare
masticati. Tutti oggetti acquistati per pochi spiccioli da un
rigattiere ambulante.
Con
calma infila i portafogli in una tasca della giacca sbiancata dove
trovano posto con fatica. La parte dell'indumento è gonfia e svela
la sagoma del contenuto; apre la vernice e deliberatamente sporca i
vestiti in diversi punti. Una pausa e poi tinge anche le mani.
Macchiato
di rosso ripone l'arma nella custodia e chiude lo zaino. Lentamente
riprende la posizione eretta, stiracchia i muscoli camminando adagio
raggiunge la reception; è ora di uscire, per questa notte la caccia
è terminata.
Attraversa
il pavimento bianco e illuminato sfregiandolo con lo saliva di uno
sputo lanciato dopo un colpo di tosse; silenzioso non saluta.
Esce,
carica le attrezzature sulle spalle e pedalando lascia la raffineria.
Avvolti
nelle poltrone ergonomiche in kevlar i due addetti alla sicurezza in
servizio osservano scandalizzati la macchia lasciata sul pavimento.
-Quello
che dicono è vero; è proprio una lurida bestia-commenta uno di
loro, un giovanotto da poco in servizio.
-Si,
è incredibile-replica il collega anziano-hai notato? Aveva in tasca
2 portafogli, lui è sporco di macchie sanguinolente. Quello uccide i
coccodrilli, poi li sventra con il coltello alla ricerca di oggetti
personali di gente divorata da quelle bestiacce-.
-Folle,
ecco che cosa è. Ma è utile, solo un pazzo andrebbe a cercare i
coccodrilli- conclude la giovane guardia con una espressione
disgustata dipinta in volto.
Taide
prosegue il viaggio verso casa, nelle periferie. Incontra l'aria
torrida e carica di umidità e pensa alle sue vicende personali.
Ritiene
di avere individuato un riferimento nell'esistenza; un vero
professionista si mantiene sempre il lavoro. Per questo applica in
pratica il concetto con grande zelo in tutte le notti di caccia.
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